Potenziamento Psicofisico
L’efficienza fisica degli allievi risulta indispensabile, se non determinante, ai fini della loro formazione e preparazione tecnica poiché DEVE, attraverso il potenziamento delle loro capacità fisiche, porli al riparo dai rischi connessi con l’attività subacquea, in termini d’appropriata capacità di assunzione/liberazione dei gas respiratorii attraverso, per esperienza diretta da parte della Scuola e per pubblico riconoscimento della medicina iperbarica, tutte quelle conoscenze pratiche riferite allo sviluppo di capacità psicofisiche, d’importanza fondamentale, finalizzate:
- alla resistenza fisica che si rifletterà sulla capacità psichica e viceversa atta a sviluppare, nel prosieguo del Corso, quelle basi di un futuro, indispensabile AUTOCONTROLLO delle proprie pulsioni consce di rinuncia e/o di passività reattiva di fronte all’impegno psicofisico richiesto, ritenuto necessario a creare i prodromi del successivo futuro impegno subacqueo da svolgersi, sempre, nei termini dell’assoluta prevenzione antinfortunistica;
- al raggiungimento di un equilibrato rapporto peso/potenza, soprattutto, nei termini di una necessaria riduzione dei tessuti grassi, per la loro conclamata lentezza di liberazione dell’N2 in fase di riduzione della PA;
- all’aumento dell’espansione della gabbia toracica, con conseguente aumento volumetrico polmonare e la riduzione del “ristagno” di CO2 negli spazi morti anatomici, onde evitare l’eventuale stato ipercapnico con il possibile instaurarsi di uno stato asfittico e sincopale del soggetto, sia durante la fase addestrativa pratica in acqua che, soprattutto, in immersione;
- allo sviluppo del LAVORO DI SQUADRA necessario al soddisfacimento dei futuri compiti operativi subacquei tanto richiesti dall’imprenditoria di settore e che deve potersi evolvere in un RENDIMENTO DI LAVORO e, quindi, in garanzia occupazionale futura.
La Scuola tenderà a far imparare, capire, apprezzare il valore e l’importanza degli aspetti psicofisici che condizioneranno l’attività subacquea, anche in previsione delle lunghe permanenze in acqua. La ferrea disciplina impartita agli allievi in questa delicata fase addestrativa, dovrà tendere a sviluppare un’autodisciplina da configurarsi in una vera e propria “forma mentis” che si rifletterà sulle immersioni vere e proprie.